Something Blue

Rasmus & Jens

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1    
     
    .
    Avatar

    Senior Member
    Kongelige

    Group
    Administrator
    Posts
    18,802
    Reputation
    +7
    Location
    from a castle on a cloud

    Status
    ▌▌
    Rasmus Winther
    « AND I GOTTA CONVINCE MYSELF I DON’T WANT IT, EVEN THOUGH I DO »

    Se un anno fa qualcuno mi avesse detto che Lisbet Estridsen mi avrebbe riempito di messaggi minatori io non li avrei mai creduto. Invece eccomi lì a leggere un arretrato di dodici messaggi su WhatsApp. Ero stato tutta la mattina alle prese con un caso quindi non avevo neanche guardato il telefono personale. Il primo messaggio erano di Emma che mi diceva che Aksel doveva andare ad un compleanno fuori città quel sabato e che avrei dovuto accompagnarlo io perché lei aveva un intero giorno di riprese. Tutti gli altri erano della principessa che mi chiedeva se davvero Jens aveva preso in considerazione un completo blu elettrico per il matrimonio e mi suggeriva vari accorgimenti che dovevo avere nel consigliare il mio migliore amico. In pratica stava cercando di inculcarmi frasi che generalmente erano le donne a dire quando si parlava di vestiti. Se c'era un vantaggio nell'essere uomo ad un evento formale era quello dell'outfit, non dovevamo abbinare, non dovevamo capire quali scarpe sarebbero state abbastanza eleganti ma anche comode da riuscire a reggere un intero Gala, non impazzivamo ad analizzare il dress code che era scritto sull'invito, il massimo della discrezionalità che ci era concessa era la cravatta o il papillon.
    Sapevo che Jens doveva averle detto una cavolata solo per farle uno scherzo e gli avrei detto due paroline in proposito. Non si deve mai fare una cosa del genere ad una giovane sposa, sopratutto non ad una sposa il cui matrimonio sarebbe andato in eurovisione. Era una principessa, probabilmente aveva già abbastanza cose a cui pensare.
    Chiusi il computer appena in tempo per non arrivare in ritardo al negozio in cui dovevo incontrarmi con Jens, come al solito mi ero ritrovato a mangiare un panino mentre lavoravo quindi almeno su quello ero a posto. Passai dall'ufficio del mio capo per ricordargli che quel pomeriggio non avrei lavorato e lui liquidò tutto con un "Ah si si, il matrimonio, vai pure". Erano diventati incredibilmente morbidi con me da quando avevano saputo che sarei stato il testimone del Royal Wedding più atteso di Danimarca, forse non volevano rischiare brutta pubblicità o forse anche loro, nel loro piccolo, volevano la felicità della principessina che avevano visto crescere, di cui avevano seguito le peripezie - ed anche se non le avevano seguite, potevano rimettersi in pari con gli speciali tv e i piccoli documentari che trasmettevano almeno una volta a settimana, visto che le nozze si stavano avvicinando -.
    Dato che l'ultimo messaggio di Lis era un bel "PERCHÈ NON MI RISPONDI!?" tutto in maiuscolo, rallentai la mia marcia verso il negozio per risponderle brevemente "Ho un lavoro... Non ti preoccupare, lo convincerò per il classico nero". Rimisi il cellulare in tasca e finalmente attraversai la strada che mi separava dalla mia meta. Appena vidi Jens, una volta entrato, non dissi neanche buongiorno. - Undici messaggi, undici messaggi che elencano tutti i contro di uno sposo vestito con altri colori che non siano il nero... Lo sai che il "qualcosa di blu" di Lisbet non puoi essere tu, vero? -, chiesi sorridendo.
    28



    tumblr_inline_o3fghpvyAG1qlt39u_250
    tumblr_inline_o3fgibrK4n1qlt39u_250
    « codice di myricæ, vietata la copia anche parziale; gif da tumblr »
     
    .
  2.      
     
    .
    Avatar

    The world is quiet here.
    Kongelige

    Group
    Administrator
    Posts
    3,520
    Reputation
    +18

    Status
    ▌▌
    Jens Kløcker
    « Oh you'll no longer fear when your heart's turned to gold »

    Organizzare un matrimonio era stressante, ancor di più se il tuo matrimonio era programmato in diretta visione da almeno trecento milioni di abitanti ed in differita da... beh tutto il mondo. Ovviamente ad organizzare un evento di tale portata c'era più di un professionista sotto le direttive più severe di Beth, io cercavo di orbitare il più lontano possibile da fioristi, organizzatori, pasticceri o similari. Una delle cose che non potevo svincolare era il mio abito. Non era molto importante, avrei indossato un uniforme, e poi avrei avuto un completo sartoriale, creato da uno degli stilisti approvati da Lisbeth. Avevo eseguito gli ordini, avevo contattato uno degli stilisti, che aveva mandato una selezione di completi, a suo avviso adatti a me nella sua boutique di Copenhagen, chiedendo scusa per la sua assenza, causata da un impegno inderogabile, ma che sarebbe venuto dopo la mia scelta per la prima prova del toile, ovvero la versione dell'abito per testarne il cartamodello. Di solito i toile erano realizzati in materiale economico, poiché possono essere realizzati più toiles nel processo di perfezionamento della creazione dell'abito, tipo tela, o mussola, li avevo visti spesso a Beth, e a me sembravano camici da ospedale. In genere non amavo quell'oppressività nella scelta di vestiario, già avrei indossato un uniforme che aveva l'unica legittimazione il periodo di leva obbligatoria di sei mesi che avevo fatto a diciotto anni, nella Søværnet, una delle branchie più leggere della marina militare, come cadetto di pattugliamento del porto di Hobro, vicino ad Aalborg, dove transitavano al massimo una decina di barche a vela al giorno. Era stato inutile, avevo imparato solo come si usa un binocolo e basta, l'addestramento era stato principalmente riguardo a come gestire un nodo mal fatto o una piccola nave senza motore incagliata. Avrei mentito se avessi dichiarato che mio padre non centrava nulla in quella scelta così leggera di leva, si, insomma, molti facevano l'addestramento completo, ma non sarebbe stato il mio caso. Grazie al cielo non avevo scelto il servizio civile, così decantato da mio padre, dato che mi aveva trovato un posto come consulente nell'ufficio pubblico per i servizi finanziari, almeno ora, dovevo solo scegliere un completo, non due.
    Avevo detto a Beth, un po' per divertimento, un po' per vendetta per il fatto che mi stesse oppressando con questa scelta dello stilista, dei colori e di tutto, che avevo chiesto a Tom Ford, lo stilista che mi aveva segnalato lei, un abito blu elettrico e lui aveva accettato. Ovviamente non era vero, il mio abito sarebbe stato nero per il ricevimento, e l'uniforme era quella della marina, color avio.
    Mi trovavo già nella boutique, attendendo il mio testimone di nozze, il negozio era stato chiuso solo per me, c'era una stanza adibita appositamente per le misure e la prova, c'erano due divani, su uno dei quali ero seduto, e tra di essi un tavolo di cristallo con su un grosso libro con su il nome del brand. Attorno c'erano i vari modelli disponibili prêt-à-porter, ero sicuro che il mio completo non era tra quelli, dato che era sartoriale fatto su misura. Sul tavolino c'era anche un vassoio con dei decanter per superalcolici personalizzati, delle bottiglie di acqua minerale voss e dei bicchieri e tazze varie. Non ero nervoso, ma ero impaziente, così stavo tamburellando e dita sul retro del telefono, cercando di ignorare i messaggi di Beth sul non indossare blu.
    La voce alle mie spalle era di uno dei miei più cari e vecchi amici, nonché mio testimone di nozze, che anche lui mi fece domande sul blu.
    «L'abito sarà nero, non sono un idiota... ma non dire nulla a Lisbeth »
    Dissi alzandomi a mo' di saluto.
    27



    8puxNnK
    « codice di myricæ, vietata la copia anche parziale; gif da tumblr »


    Edited by »Heavæn - 12/8/2019, 14:54
     
    .
  3.      
     
    .
    Avatar

    Senior Member
    Kongelige

    Group
    Administrator
    Posts
    18,802
    Reputation
    +7
    Location
    from a castle on a cloud

    Status
    ▌▌
    Rasmus Winther
    « AND I GOTTA CONVINCE MYSELF I DON’T WANT IT, EVEN THOUGH I DO »

    Probabilmente gli uomini a cui piaceva lo shopping erano anche quelli che finivano a lavorare nell’ambito della moda ed io sicuramente non ero tra questi. Andavo fiero del mio noioso lavoro sottopagato - prevalentemente a causa mia, visto che mi occupavo di troppi casi pro bono -, non ero mai stato tipo da lustrini e sfilate. Però nessun uomo poteva evitare la prova abito del suo matrimonio e com’era risaputo, tutti gli sposi sceglievano un amico che sarebbe stato insieme a loro per tutte le torture che si sarebbero susseguite, dal momento in cui avevano comprato l’anello di fidanzamento a quello in cui avrebbero detto il fatidico “si”.
    Finalmente arrivai alla saletta privata per gli ordini su misura e sbottai tutta la mia frustrazione per i messaggi di Lisbeth. Jens liquidò la cosa in modo fin troppo semplice, probabilmente non rendendosi conto a cosa sarebbe andato in contro. Avevo avuto anche io a che fare con una sposa, Emma ed io ci eravamo sposati in modo frettoloso ma comunque lei aveva voluto organizzare le cose al meglio perché il suo giorno non si riducesse ad un ufficiante e due tartine. Nonostante le dimensioni minime del ricevimento aveva avuto una crisi per gli inviti - in quell'occasione avevo scoperto la sua categorizzazione degli amici tra stretti e non -, mi aveva lanciato contro un cigno di porcellana - morto tragicamente - quando avevo accennato alla possibilità di mettere le m&ms nella bomboniere e mi aveva urlato contro quando avevo detto che la torta al cioccolato era troppo pesante. Era anche vero però, che oltre allo stress per il matrimonio, Emma era stata sottoposta ad un sacco di ormoni per la gravidanza, quindi non avrei potuto giudicare efficacemente la sua follia.
    «Contento te… sarai tu quello fustigato sulla pubblica piazza», dissi guardandolo meglio. Aveva addosso quella che io chiamavo la “brutta copia” del vestito vero. Pareva un infermiere. «Devi fare un’esplorazione rettale a tuo suocero?», scherzai abbassando la voce, nel caso qualcuno considerasse una battuta alto tradimento. In realtà nessuna commessa avrebbe capito quanto veritiere fossero le mie parole, ero abbastanza sicuro che il Re avrebbe preferito qualcuno di più “raccomandabile” per la sua bambina, non a caso la presenza di Arthur Lancaster a Copenaghen. Probabilmente tutto il matrimonio era considerato da Sua Altezza come un dito nel…
    «Comunque, le misure sembrano giuste», osservai sollevato, forse c’era la speranza di non perdere tutto il pomeriggio in quel negozio. «Come sta andando a Palazzo? L’odore dei Gigli ti insegue ovunque?», domandai con un mezzo sorriso. Era strano vederlo in quella veste, sistemato e pronto per qualcosa di veramente serio, fino a pochi mesi prima non lo avevo mai immaginato come un marito o un padre di famiglia. Comunque, per quanto fossi felice per lui di aver trovato l’amore, era un incredibile sollievo non trovarsi al suo posto e non solo per l’isteria di un matrimonio così in vista. Entrare nella famiglia Hestridsen non era come essere un aristocratico di una Repubblica Democratica. Non osavo pensare al livello di attenzioni a cui Jens avrebbe dovuto abituarsi.
    In quanto testimone dello sposo tuttavia, stava a me organizzare la sua ultima serata di libertà e ad essere sincero non avevo idea di cosa inventarmi. «Riguardo all’addio al celibato… Hai qualche idea? Preferenze?», domandai. Probabilmente stavo invecchiando, per me una serata divertente sarebbe stata una birra insieme a degli amici, magari dopo un'avvincente partita di Tennis.
    28



    tumblr_inline_o3fghpvyAG1qlt39u_250
    tumblr_inline_o3fgibrK4n1qlt39u_250
    « codice di myricæ, vietata la copia anche parziale; gif da tumblr »
     
    .
2 replies since 3/6/2018, 22:30   121 views
  Share  
.